quinta-feira, 25 de abril de 2013

Oggi ho fatto un giro tra gli orti


Cari amici,
oggi ho provato a compiere un pellegrinaggio tra quanto la primavera "balorda" (piove sempre ...) sta permettendo per fare orti.
Si tratta solo degli orti di Cumiana, Caramagna, Carmagnola e Piossasco.
Chiedo scusa se non pubblico gli sforzi di tanti altri amici che stanno facendo anche meglio ...
Sia una riflessione sulla buona volontà che si sta scatenando a favore dei poveri.
Grazie a tutti
rinaldo

sexta-feira, 19 de abril de 2013

Papa Francesco

Ecco, in quattro vignette, una bella e simpatica sintesi 
del primo mese di servizio di Papa Francesco!


Come viaggiare? Cosa indossare? Dove abitare? Chi incontrare?
John Stuart Mill

quarta-feira, 17 de abril de 2013

Nel giorno del compleanno di Benedetto XVI, Bergoglio ricorda l'azione di Ratzinger per il Vaticano II, da vivere e non solo da celebrare


GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO

Il Concilio è "frutto dello Spirito", ma in molti "vogliono tornare indietro". Roncalli sembrava "un parroco buono" e il Vaticano II resta ancora attuale.«Dopo 50 anni, abbiamo fatto tutto quello che ci ha detto lo Spirito Santo nel Concilio? In quella continuità della crescita della Chiesa che è stato il Concilio?».

A porre queste domande è stato Papa Francesco, che utilizza il termine «continuità» citando così l'interpretazione di Benedetto XVI nell'importante discorso del 20 dicembre 2005 alla Curia Romana sull'ermeneutica della continuità che si oppone a quella della rottura teorizzata dalla Scuola di Bologna. Il nuovo Pontefice risponde che «no», il Concilio è rimasto largamente inapplicato.

Dunque il Concilio Vaticano II ha rappresentato un’occasione storica per una grande rivoluzione ecclesiastica, che, però, non si è ancora del tutto concretizzata. Grazie allo spirito conciliare, la Chiesa si è aperta al mondo, ma numerosi passi avanti devono essere ancora compiuti. «Festeggiamo - ha detto - questo anniversario, facciamo un monumento, ma che non dia fastidio. Non vogliamo cambiare. Di più: ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore».«Succede lo stesso - ha affermato il Papa - anche nella nostra vita personale»: infatti, «lo Spirito ci spinge a prendere una strada più evangelica», ma noi resistiamo. Questa l'esortazione finale: «non opporre resistenza allo Spirito Santo. È lo Spirito che ci fa liberi, con quella libertà di Gesù, con quella libertà dei figli di Dio!».

«Non opporre resistenza allo Spirito Santo: è questa - ha concluso Francesco - la grazia che io vorrei che tutti noi chiedessimo al Signore: la docilita' allo Spirito Santo, a quello Spirito che viene da noi e ci fa andare avanti nella strada della santità, quella santità tanto bella della Chiesa. La grazia della docilita' allo Spirito Santo». «Per dirlo chiaramente: lo Spirito Santo ci dà fastidio. Perché ci muove, ci fa camminare, spinge la Chiesa ad andare avanti», sottolinea il Pontefice nell'omelia della messa celebrata questa mattina nella Cappella della Domus Santa Marta. «E noi - ha denunciato il nuovo Pontefice - vogliamo che lo Spirito Santo si assopisca, vogliamo addomesticare lo Spirito Santo. E questo non va. Perché Lui è Dio e Lui è quel vento che va e viene e tu non sai da dove. È la forza di Dio, è quello che ci dà la consolazione e la forza per andare avanti. Ma: andare avanti! E questo da fastidio. La comodità è più bella».

"Oggi - ha proseguito il Papa - sembra che «siamo tutti contenti» per la presenza dello Spirito Santo, ma «non è vero. Questa tentazione ancora è di oggi, siamo come Pietro nella Trasfigurazione: "Ah, che bello stare cosi, tutti insieme!", ma che non ci dia fastidio». «Di più - aggiunge Bergoglio - ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore». Nella sua omelia Francesco ha fatto un esempio preciso: il Concilio Vaticano II che si vorrebbe celebrare ma non vivere nelle sue conseguenze

. Ed ha preso spunto dalla prima lettura del giorno che parla del martirio di Santo Stefano, il quale prima di essere lapidato annuncia la Risurrezione di Cristo risorto, ammonendo i presenti con parole forti: «Testardi! Voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo». Stefano ricorda quanti hanno perseguitato i profeti e dopo averli uccisi gli hanno costruito «una bella tomba» e solo dopo li hanno venerati. Il Concilio fu un evento straordinario non soltanto per la Chiesama anche per il mondo, poiché cambiò il volto delle gerarchie ecclesiastiche ed offrì speranza all’umanità, negli anni della Guerra Fredda e dei blocchi contrapposti. La Chiesa, finalmente, fu intesa come Popolo di Dio e la gerarchia si pose al servizio dei fedeli. «Anche Gesù - osserva il Papa - rimprovera i discepoli di Emmaus: `Stolti e lenti di cuore, a credere a tutto quello che hanno annunciato i profeti!´».

«Sempre, anche tra noi» - rileva il Pontefice - «c'è quella resistenza allo Spirito Santo». Inoltre, "il Concilio è stato un'opera bella dello Spirito Santo, pensate a Papa Giovanni: sembrava un parroco buono e lui è stato obbediente allo Spirito Santo e ha fatto quello".Considerato inizialmente come un Pontefice di transizione, Roncalli invece, promosse l’evento più rilevante della storia ecclesiastica contemporanea, si appellò a tutti gli uomini di buona volontà, dialogò con le altre religioni e con i non credenti, uscì dalle mura vaticane e diffuse il messaggio cristiano nelle carceri, negli ospedali, nelle case e nei treni.

domingo, 7 de abril de 2013

Zi de Zi da Franco in Romania

SOMMARIO:
  1. pasqua
  2. lavori
  3. donazioni



Se la primavera tarda ad arrivare da noi … in Italia …, in Romania sembra un’utopia…!
Buona lettura
Rinaldo



130407 da franco
Ciao Rinaldo,
ti invio lo zi de zi di questa settimana.

Pasqua e....
Come già sai sono venuti a trovarci Esterino e Graziella Ceria oltre ad un gruppo di volontari di Bergamo e Milano. Come sempre la loro visita è stata molto gradita dal gruppo, purtroppo accompagnata dal cattivo tempo. Persiste la pioggia che ha sostituito a quote basse la neve.
Ormai sono giorni che piove a dirotto (oggi è uscito un pallido sole per la verità) e le previsioni meteo non preannunciano nulla di buono:ancora nuvole e pioggia per tutta la prossima settimana.
A Pasqua erano ospiti a Ferneziu i ragazzi della centrale e quelli della comunità oltre a tutti gli ospiti italiani. Pasquetta è stata  la giornata dove tutti i ragazzi ospiti delle varie comunità, dipendenti e volontari sono stati invitati a Ferneziu per la classica grigliata ovviamente accompagnata da una pioggerellina costante. 
Quasi tutti presenti, pochissime le assenze. Praticamente eravamo una sessantina di persone a pranzo, meno male che è arrivato Vlad a darmi una mano alle griglie.
Il pomeriggio e trascorso tra balli e danze. Alle 17 chiusura festa e pulizia di Ferneziu, fatta dai volontari per la verità. A sera altra cena organizzata con il gruppo di volontari ungheresi, che ci danno una grandissima mano a tenere in ordine i magazzini vestiti e ci accompagnano (per la verità accompagnano Padre Albano, tocca sempre a lui) nelle varie donazioni della legna per i loro assistiti.
Altra grigliata, questa volta io e Esterino abbiamo preparato la brace e Giuliano ha fatto il resto.
Bella serata, i due giorni di festa direi che sono pienamente riusciti.  

Lavori
Stiamo procedendo su diversi fronti.
Ristrutturazone piano primo centrale: segue i lavori Padre Albano in prevalenza. I lavori proseguono, unico posto dove si può lavorare all'asciutto.
I locali stanno venendo bene, un po come ci si aspettava. Speriamo in 15/20 giorni di terminare i lavori, poi inizieremo l'ampliamento esterno e le facciate.
Per le ultime useremo il metodo proposto da Esterino, sorpresa per tutti, fotografie durante e dopo i lavori.
Legna: abbiamo dovuto sospendere l'attività giovedì e venerdì. Troppa pioggia. La fase di investimento continua, abbiamo messo in magazzino un po di bancali (circa 150) per esere pronti a fine aprile per le spedizioni. Abbiamo acquistato altra legna, in parte già consegnata. Continueremo a tagliare, speriamo che il tempo ci assista un po.
Nuovo magazzino: martedì ne abbiamo preso possesso e abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione (non necessita di grandi interventi per la verità).
Sarà destinato all'attività del LEO e della sede e parte del magazzino dell'azienda pannelli (da lunedì attiva). Dovremmo finire i lavori entro 10 gg. sia quelli edili sia quelli di preparazione dei macchinari.
Tettoia: impossibile proseguire i lavori. Riprenderanno con l'arrivo di Marco e del bel tempo (peccato che sono sicuro solo dell'arrivo di Marco).

Donazioni
Il cattivo tempo porta molte famiglie a chiederci legna da ardere.
Facciamo come possiamo, sono state talmente tante le richieste che ormai le scorte destinate alle donazioni sono finite.
Abbiamo una trentina di richieste arretrate.  Meno male che Italsofa ci da un grande aiuto permettendoci di andare a ritirare i materiali di scarto e le varie pedane. E' un'attività che "ruba" un sacco di tempo tra scarichi e carichi ma Padre Albano la porta avanti incessantemente.
Altro capitolo è il cibo: anche qui le richieste abbondano ma facciamo molta fatica a reperirlo.
Dobbiamo provvedere ai ns centri, cosa non da poco dare 100 pasti al giorno per sette giorni.
L'offerta di cibo è diminuita molto con la crisi, le donazioni si sono di molto ridotte, parlo per la ns realtà. Non riusciamo ad accontentare tutti, distribuiamo quello che abbiamo con parsimonia. Non so se a breve arriveranno tempi migliori, so che le famiglie sono in grossa difficoltà.

Questa settimana abbiamo distribuito quasi 2 tonnellate di vestiti, che serviranno per 400 famiglie del Kombinat.
Praticamente facciamo un campo rom al mese per 4 mesi, cerchiamo di donare 3 volte all'anno in poche parole. Più mirata la donazione alla centrale dove gestisce  tutto Lionela.
Ogni settimana gestisce almeno 30 famiglie, oltre a quelle dei ns ragazzi del centro diurno.  
Anche qui le richieste aumentano costantemente, fortunatamente (per ora) riusciamo a soddisfare quasi tutte le richieste.
Pannoloni, pannolini, candele: richieste incessanti.
Grazie alle scorte le candele sono bastate (stanno per terminare), pannoloni e pannolini non bastano mai (e ne arrivano anche pochi). 

Mercoledì Padre Albano parte per un ritiro con i ragazzi e volontari a Husj.
Io rimango a Baia, come sempre quando va via lui. Speriamo che il tempo premi un po i ns sforzi.
Da quando sono arrivato le giornate di sole si contano su una mano, le attività ne risentono e ovviamente anche l'umore  paga dazio. 
Buona settimana
Franco

quarta-feira, 3 de abril de 2013

La storia dell’icona Maria Madre dei Giovani


Cari amici,
Vi invito all’appuntamento.
Come potete capire dagli invitati, è molto importante …
Rinaldo

Giovedì 4 aprile 2013 alle ore 21 all’Arsenale della Pace,
il Sermig  incontrerà le comunità ortodosse di Torino
per condividere con tutte loro la storia dell’ icona Maria Madre dei Giovani. Si tratta di un’icona del diciannovesimo secolo di "Maria Madre dalle Tre Mani" arrivata nel 2012 dalla Russia Ortodossa.  
Da Natale è venerata nella chiesa a lei dedicata all’interno dell’Arsenale. 
Con molto calore e amicizia desideriamo  invitarvi.

Vi aspettiamo.
La Fraternità del Sermig
Sermig - Fraternità della Speranza
Piazza Borgo Dora 61
10152 Torino
Tel. 011-4368566
Fax 011-5215571
Email: sermig@sermig.org
Siti: www.sermig.org

segunda-feira, 1 de abril de 2013

Agricultura Sociale


Il termine agricoltura sociale si riferisce ad attività che fanno leva sulle risorse delle piante e degli animali e sulla presenza di piccoli gruppi di persone che operano in realtà agricole, per promuovere azioni d'inserimento socio-terapeutico e d'inclusione lavorativa, l'educazione e la formazione di utenti con esigenze specifiche, l'organizzazione di servizi alla persona per minori ed anziani, appartenenti a ceti urbani e rurali.

Il dibattito sulla multifunzionalità dell'agricoltura, come quello sull'efficacia dei servizi e sulla costruzione di un welfare delle opportunità, fanno dell'agricoltura sociale un tassello utile per potenziare le reti formali di servizio, affiancando ad esse l'azione inclusiva delle reti informali di comunità. Nelle aree rurali, dove la rete di protezione sociale mostra difficoltà crescenti nell'offrire risposte adeguate ai bisogni della popolazione, l'agricoltura sociale consente di introdurre servizi flessibili e dispersi, valorizzando risorse esistenti, creando opportunità nuove per i più giovani e contribuendo a rigenerare il capitale sociale presente.
Già oggi le pratiche di agricoltura sociale sono diffuse, anche se poco note. Benché nuova, la tematica trova il supporto di specifiche politiche, in Italia come in Europa.
Il testo intende fornire una chiave di lettura sull'argomento ed assicurare, anche per mezzo di esempi e casi aziendali, spunti utili per la progettazione di servizi alla persona capaci di fare uso delle risorse dell'agricoltura e degli strumenti di politica oggi disponibili.


Francesco Di Iacovo è professore di Economia Agraria presso l'Università di Pisa e vicedirettore del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-ambientali "E. Avanzi". È delegato nazionale della COST Action 866 sul Green Care e coordinatore del progetto di ricerca SoFar (Social Farming in Multifunctional farms) finanziato dall'Unione Europea. Sul tema dell'agricoltura sociale e dei servizi alle popolazioni rurali conduce iniziative di ricerca-azione con istituzioni comunitarie, nazionali, regionali e locali.


Agricoltura sociale in PDF

Zi de zi di Pasqua 2013

Zi de Zi em PDF
Premessa
Molti ricevono da tempo Zi de Zi (… giorno per giorno in romeno). Con questo inoltro allargo ancora un po’ la cerchia di amici e quindi spiego il senso di questa comunicazione
Il 28 dicembre 2012 Franco Lazzaro (in foto a destra) è partito per la Romania – Baia Mare (Maramures), ove ha sede la FUNDATIA DEI VOLONTARI DEI PADRI SOMASCHI.
Incontro la prima volta Franco all’Arsenale, nell’ottobre 2012, proveniente da una tragica esperienza. Aveva addosso i frutti di questa drammatica crisi economica che stiamo vivendo.
Franco ha una forte professionalità imprenditoriale che non basta a sostenere certi pesi.
Gli propongo di andare in Romania ad aiutare padre Albano (foto a sinistra).
P.Albano ha un bisogno fondamentale di una persona come Franco che lo sollevi dalle incombenze “produttive” riguardo alle attività che conduce.
Deve dedicarsi alla sua pastorale nei confronti dei bambini poveri. In ultima istanza, deve poter fare il “prete”.
Dopo tre mesi, dopo ampie tribolazioni, possiamo leggere cosa sta facendo .. e quali sono i suoi propositi.
Alla prossima “zi de zi”
rinaldo

Buona pasqua
Il 31 marzo, il giorno di Pasqua, dovremmo fare memoria di tutta la “nostra” passione… avvenuta nella quaresima, nelle quaresime … nei venerdì santi.
Vedere i tradimenti delle persone care, come i Giuda 2013, vedere l’impossibilità di capire chi ci fa male senza pietà, perché semplicemente “non capisce” …e mai si mette nei panni degli altri.
Non perché ci piace essere masochisti e ripercorre il dolore, per soffrire ancora, ma per valutare l’appartenenza alla cordata “privilegiata” che viene riservata ai seguaci di Gesù.

Per esaminare, questo dolore, e capire, ci puo’ illuminare la parola di Francesco papa, detta ieri sera al colosseo:
A volte ci sembra che Dio non risponda al male, che rimanga in silenzio”, ma “in realta’ Dio ha parlato, ha risposto, e la sua risposta e’ la Croce di Cristo: una Parola che e’ amore, misericordia, perdono” ma anche giudizio: “Dio ci giudica amandoci”.
“Se accolgo il suo amore sono salvato, se lo rifiuto sono condannato, non da Lui, ma da me stesso, perche’ Dio non condanna, Lui solo ama e salva”. 

E allora la riflessione, il dare senso al “nostro” dolore, l’inchiodiamo su quella croce.
In cui c’è sicuramente incomprensione, tradimento … degli altri: ma soprattutto un’immenso amore ancora da sprigionare per accogliere il Suo di Amore e farlo diventare mio.
Amore che mi giudica se ho le “paturnie spirituali” o i chiodi nelle mani …
Mio … perché comprendo, sopporto, perdono, sfamo, visito, esco, taccio e forse qualche volta parlo,  “odoro” di pecora, …
Mio perché goda già in terra della Pasqua e faccia godere tutti gli altri.
La quaresima e la pasqua 2013, saranno “sacra scrittura” della carne, più che delle cerimonie. E tanta Speranza, perché Lui, NON GIUDICA, e tende costantemente la mano. Speranza che si traduce in “forza” della resurrezione: delle resurrezioni …
Buona Pasqua




Notizie direttamente da padre Albano
Carissimo Rinaldo ti mando il mio zi de zi …PERSONALE!
Ti aggiorno intanto su un episodio che ci é capitato 20 giorni fa...che ci ha colpito molto da vicino..
Uno dei nostri ragazzi della centrale è stato ucciso alla stazione...
Gaby ha avuto un diverbio con un mafiosetto e questo l'ha obbligato a bere il diluente … è giunto all'ospedale morto ...
Abbiamo organizzato noi il funerale è stata una occasione veramente commovente
...abbiamo poi celebrato una messa  dove hanno partecipato molti ragazzi drogati (colla) amici di Gaby..è stata una celebrazione ecumenica ( unici cattolici noi italiani … ).
Questo episodio ci ha fatto riflettere molto e penso che sta dando i suoi frutti sull'impegno della nostra fundazia....
da una settimana si è costituita la nuova azienda che si occupa della vendita dei pannelli copertura....
La legna prosegue … Abbiamo riorganizzato con Franco la squadra della produzione ...abbiamo già la prenotazione di circa 50 TIR per diversi clienti.
In centrale abbiamo iniziato i lavori di ampliamento e di ristrutturazione e credo che tra un mese. Saremo pronti con i nuovi locali......
Nel cortile della legna  invece a breve costruiremo la tettoia per iniziare il laboratorio di formazione al lavoro per i ragazzi di strada...cosi diamo una alternativa ai ragazzi che vengono da noi in centrale
Ma poi tornano alla stazione...
Giovedì sono arrivati da noi Esterino e Graziella: due persone splendide!
Come sempre...domani e lunedì saranno impegnati con noi ad organizzare Pasqua e Pasquetta  per i nostri ragazzi poveri del quartiere...inoltre ci sono con noi anche dei volontari giovani di Milano e Bergamo...
Giovedi é arrivato anche il TIR degli aiuti..scaricato e sistemato ordinato  (il tutto diretto da Franco soprannominato ormai “Marchionne” dalla ciurma…!)
Non mi rimane che augurare a tutti una buona Pasqua...come dice Papa Francesco vincere li male facendo il bene  un abbraccio a tutti grazie di cuore per ogni gesto di generosità che fate per costruire un mondo migliore...

Quando il bene è fatto bene
a cura di Claudio Picco della Fraternità della Speranza dell’Arsenale.

L’ironia della sorte ti spinge a volte a mettere gli occhiali giusti per passare da una posizione di prestigio che improvvisamente si dissolve a una che non avresti mai preso in considerazione, ma che partendo dal basso della terra è molto quotata in alto.
Franco non avrebbe mai immaginato di cadere nelle braccia dell’Arsenale della Pace per prendere il volo rimbalzando in Romania dove da alcuni mesi si occupa delle iniziative umanitarie di padre Albano, un cuore impavido che passa dai bassifondi ai quali strappa ragazzi e ragazze senza futuro al trattore che manovra con disinvoltura per dare loro il pane quotidiano.
Mentre da ogni parte si stanno chiudendo progetti non più sostenibili economicamente, la storia di Franco rappresenta una controtendenza positiva e da replicare. La sua professionalità imprenditoriale, ormai senza sbocchi in Italia, sta trovando senso tra i poveri di Baia Mare con nuovi obiettivi e nuove attività.
Franco ha ingaggiato una sfida personale al “non senso” e alla depressione in cui si vive nella drammaticità di questa crisi.
E scrive, “zi de zi”, giorno per giorno in romeno.
Dal 28 dicembre ad oggi, di giorni (e di notti) ne sono già passati tanti e le sue mail stanno diventando qualcosa di speciale, una diretta quasi quotidiana dal fronte della miseria che è anche quello della solidarietà.
Così, chi non è sul posto (ma è qui a fare cose altrettanto necessarie) può rendersi conto di dove vanno a finire gli aiuti raccolti con il passaparola per quasi 2 milioni di chili.
Da poco decollato proprio qui all’Arsenale, il progetto Agritorino, che sperimenta sul campo la possibilità di dare cibo e lavoro con orti e coltivazioni solidali, apre la strada a esperienze analoghe in altri territori, come la Romania dove si potrebbero sviluppare nuove attività agricole.
“…eccomi in ritardo per lo “zi de zi”, questa volta bisettimanale – scrive Franco in una delle tante corrispondenze. Innanzi tutto complimenti per l'operazione Agritorino… Ne parlavamo mesi fa, mi raccontavi un po’ di cose che ti sarebbe piaciuto fare per aiutare il prossimo.
Ci fa piacere vedere che il progetto decolla, che i sogni ogni tanto si avverano, che l'unione tra tante persone capaci e volenterose abbia portato alla realizzazione di un’attività tanto importante.
Anche qui, tra mille difficoltà, iniziamo a mettere le basi per far decollare i nostri sogni...”.

“Per otto giorni sono stato in Italia. Tantissime le persone incontrate in diverse città e sinceramente un po’ di stupore per il grande affetto ricevuto (da dividersi con Padre Albano). Si sono aperti altri contatti per realizzare lavori nuovi e opere di beneficenza. Ringrazio anche tutte le persone che sono venute al Sermig il giovedì sera per la serata dedicata a Baia a Mare. Io sono qua, al fronte come dice Padre Albano, ma il lavoro svolto da tanti altri, in modi diversi, è importantissimo e da Baia vi inviamo un grande grazie”.

“Oggi niente notizie su “donazie” e beneficiari. Abbiamo una messa qui a Ferneziu dedicata a Gabi, ragazzo di 18 anni che frequentava la centrale. È mancato la settimana scorsa per circostanze non ancora chiarite. Era un ragazzo della centrale, inutile nascondere l'amarezza… Ho assistito al suo funerale (ero appena rientrato, neanche il tempo di scaricare i bagagli). Lo sconforto degli altri ragazzi era evidente, la rabbia di padre Albano pure. Non la rassegnazione. Speriamo tutti di fare meglio anche per loro e nonostante mille difficoltà ci poniamo costantemente interrogativi sul cosa e come affrontare certe situazioni.”

“Purtroppo è evidente che l'Italia è attanagliata da una grave crisi… Meglio che anche qua in Romania ne siamo coscienti: anche la più piccola risorsa va sfruttata per il meglio e nella giusta maniera. Bisogna fare ancor più attenzione ai materiali e ai generi alimentari che vengono dati per la nostra missione. Con l'incessante aumento di "poveri" in Italia e con la forte diminuzione delle donazioni si potrebbe creare una forte contrazione per l'estero.
Quindi bisogna fare di necessità virtù e moltiplicare gli sforzi qua a Baia”.

La strada si apre camminando, dice il saggio.

Abbiamo concluso la serra ... di Pasqua!



Vi allego le foto, dopo aver piantato 60 pianticelle di lattuga di diversi tipi.
Un grande grazie va a tutti coloro che vi hanno lavorato complessivamente 8 ore di lavoro per 4 persone mediamente presenti...
Utilizzato solo materiali di recupero.. a parte i regolatori delle fleboclisi ... offerte da un dottore amico!
a presto per i risultati
Rinaldo





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Soluzioni per lo sviluppo - Pre-progetto - Allevamento pesci in box


Cari amici,
vi allego un pre-progetto in cui si chiede la collaborazione di molti...
Sabato 6 aprile alle ore 15, faccio una riunione ai Salesiani del Bivio di Cumiana, presso nostra sede, per incontrare chi ci sta al progetto.
Stabilire chi fa che cosa quando e come.
Potete capire che puo' essere un'opportunità unica...
Fare una cosa NUOVA....
Qualcosa che ha a che fare con la Pasqua...
fatemi sapere
Scrivetemi prima se siete interessati a venire all'incontro.
grazie
rinaldo